venerdì 29 settembre 2017

Mercante di gemme

Mercante di gemme
che vorresti varcare
i confini della tua esistenza,
vorresti sorpassare la tua bellezza,
vorresti migliorare il tuo modo
di vendere le gemme,
e il tuo sguardo per renderle
più lucenti, come diamanti,
vorresti vivere liberamente,
in modo anomalo per sconvolgere
qualunque attività
e qualunque pensiero umano.
E allora, in una criptica notte
apristi una porta e vedesti
in alto il sole vicino alla luna,
insieme contemplavano le stelle
che sembravano le loro figlie,
i muri erano colmi d'occhi,
il pavimento era diventato di cristallo,
a fianco a te c'era un divino
che ti fece visitare una camera fantasmagorica
colma di persone colorate
che toccavano tutto.
Il giorno dopo,
si sentì parlare
di un povero mercante
in estasi avvolto tra le sue gemme,
o di un povero mercante
morto per overdose.

Viltà

Oh maledetta e insidiosa paura!
Mi hai portato via la cura,
quella di allora
e questa di ora.
La vita non è uguale per tutti,
c’è chi mangia i semi e chi i frutti,
io mangio accanto al timore
e chissà come ne soffre il mio cuore.
Vorrei alzarmi e gridare,
chiudere gli occhi e scordare
l’attimo che mi colmò di tormento,
a causa di un errore fatto in quel momento,
eppure tutti sbagliamo,
ma non tutti ci angosciamo.
Oh quanto è bello il suono del vento!
Lo scruto come se fosse un portento,
il vento è libero come un uccello
ed io chiuso come un asinello.
Viltà, un giorno me la pagherai,
ti sconfiggerò e te ne pentirai,
sei la rovina di ogni essere umano
e nessuno ti vuole stringere la mano.
Alla morte darò la soddisfazione
di non aver vissuto con un’inclinazione,
ma un giorno il mio sogno realizzerò,
vivrò libero nell’aria quieta e volerò.

In quel luogo serale e notturno

In quel luogo, là dove si divertono perfino le pareti, ci sono ragazze e ragazzi, intrappolati da tante reti, queste camuffano il lor...