mercoledì 23 maggio 2018

I seguaci dell'ipocrisia sacra

Vivono i loro giorni seguendo una legge,
non sono diversi da noi, qualcuno li protegge,
soprattutto quando colmano le loro tasche
anche nei giorni pieni di false burrasche.
Si travestono, per loro ogni giorno è carnevale
e la recitazione diviene sempre più abituale,
non tutti appartengono al genere umano buono,
i mass media parlano del loro frastuono,
di quello che producono in maniera silenziosa,
quando seducono la donna con una rosa.
Con eloquenti parole conquistano la gente,
questa ci casca, non perché sia indulgente,
ma perché vuol morire lietamente
e in modo che abbia forte la mente.
C'è chi li disprezza e chi li venera
e c'è chi prega nella notte nera.
Gesù Cristo è lassù, non accoglierà i bugiardi,
accoglierà i veri buoni, scruterà i loro sguardi,
accarezzerà i loro visi e i loro sorrisi,
in eterno loro abiteranno nei suoi paradisi.

Quel giorno al mare

Io e te,
quel giorno eravamo al mare,
ti ricordi?
C'erano mescolanze di colori.
Il mio occhio sinistro
era analogo al colore del cielo,
il mio occhio destro
era analogo al colore del mare.
Il tuo occhio sinistro
era analogo al colore del sole,
il tuo occhio destro
era analogo al colore della sabbia.
Parlammo a lungo,
dopo un po'
giungemmo ad una conclusione.
Io ero sia come il cielo
sia come il mare,
tu sia come il sole
sia come la sabbia.
Ci mescolammo con il paesaggio
attorno a noi.
Eravamo divenuti tutti
un'unica atmosfera.

In quel luogo serale e notturno

In quel luogo, là dove si divertono perfino le pareti, ci sono ragazze e ragazzi, intrappolati da tante reti, queste camuffano il lor...